Meteo Italia. Lo scenario atteso fino a metà aprile secondo Ecmwf
Scenario che si basa sul modello Ecmwf.
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1-8 aprile. Il modello europeo mostra delle anomalie di geopotenziale positive a 500 hPa sul Nord Atlantico e sull'Europa orientale, quelle negative in Atlantico. Precipitazioni sopra la media sono dunque attese sull'Europa occidentale e su parte della nostra Penisola, specie centro settentrionale. Le temperature sopra la media coinvolgono una larga fetta d'Europa, specie quella Centrale per via di masse d'aria miti di natura sub tropicale.
8-15 aprile. La settimana mostra uno scenario in cui vi è la tendenza dei massimi di geopotenziali a muoversi verso ovest sulla Groenlandia. Permangono anomalie di geopotenziale negative in Atlantico mentre un aumento del geopotenziale è atteso sull'Europa meridionale. Precipitazioni sopra media sono attese sull'Europa centro settentrionale, inferiori alle medie invece su quella meridionale. Temperature sopra la media su gran parte d'Europa, sotto media solo sulla Scandinavia.
15-22 aprile. Il modello mostra la tendenza ad uno spostamento della fascia anticiclonica verso nord mentre qualche ondulazione interessa il centro Nord Europa. Un clima più secco interessa l'Europa meridionale, precipitazioni sopra la media tendenzialmente si hanno su quelle centrale. L'evoluzione ha tuttavia un basso grado di confidenza.
Note tecniche. Il modello europeo a corto e lungo raggio suggerisce che l'attuale andamento della circolazione emisferica è una risposta ad un treno d'onda che continua a progredire sull'emisfero settentrionale. Le attuali anomalie di temperatura sul Nord America e sul Nord Europa sono compatibili con gli effetti della riflessione d'onda (freddo Canada verso USA e Siberia) per un vortice polare stratosferico allungato. Nella seconda settimana di simulazione (1-8 aprile) c'è una parvenza di segnale degli effetti dello stratwarming, con una Nao occidentale e il cui s - t event è atteso a fine marzo; tuttavia nessun cambiamento è atteso sulla distribuzione termica in Europa. Successivamente il segnale è più sbiadito e la fiducia nelle previsioni è bassa anche se la traccia delle anomalie è simile a quello dei wave breaking ciclonici.